PREVEDI: guida completa al fondo pensione

Margherita Gallo
·
15
March
2025
Condividi su

Questo articolo è la quarta puntata della nuova rubrica, in cui Ciao Elsa analizza il tuo fondo di categoria. 

Ogni due settimane, infatti, pubblichiamo un articolo di approfondimento specifico dedicato a un fondo negoziale. 

Prima di analizzare in dettaglio il fondo, faremo un breve ed esaustivo riassunto delle regole e delle caratteristiche dei fondi pensione. 

Se sei già ben informato su questa prima parte generale, puoi scendere nella pagina e leggere direttamente la parte dedicata al tuo fondo. 

Cos’è un fondo pensione

I fondi pensione sono strumenti finanziari di investimento a lungo termine, pensati per darti un sostegno economico quando smetterai di lavorare.

In concreto, puoi immaginare un fondo pensione come un contenitore intestato a te in cui, durante il corso della tua vita lavorativa, versi del denaro per accumularlo e farlo fruttare.

Qualunque fondo pensione tu scelga, ti mette a disposizione diverse linee d’investimento che potrai scegliere e modificare nel tempo. 

In caso di necessità prima della pensione, hai la possibilità di prelevare somme di denaro dal tuo fondo

Le anticipazioni previste nei fondi pensione sono di tre tipi:

  1. anticipazione per spese mediche, disponibile sempre e fino al 75% del capitale contenuto;
  2. anticipazione per la prima casa, disponibile dopo 8 anni di adesione al fondo e fino al 75% del capitale contenuto;
  3. anticipazione per qualunque motivo, disponibile dopo 8 anni di adesione al fondo e fino al 30% del capitale contenuto.

Nei fondi pensione sono previste alcune tassazioni che devi allo Stato:

  1. tassazione sulle plusvalenze, dovuta ogni anno nella misura del 20% su azioni e obbligazioni e del 12,5% sui Titoli di Stato;
  1. quando andrai in pensione, lascerai allo Stato una parte del tuo fondo che verrà tassato, sul versato, con un’aliquota che va da un minimo del 9% a un massimo del 15% e che verrà calcolata in base al tempo, cioè in base a quanti anni avrai trascorso nella previdenza complementare. 

Se oggi apri il tuo primo fondo pensione e vai in pensione nei prossimi 15 anni la tua tassazione è la massima (15%). Per ogni anno di permanenza in più, oltre al 15esimo, questa tassazione diminuisce dello 0,3% all’anno, finché si blocca al minimo possibile (9%) se resti nella previdenza complementare 35 anni o più.

Quindi, più giovane sei nel momento in cui aderisci, meno pagherai di tasse alla fine e la tassazione che pagherai verrà calcolata sulla data di prima adesione, cioè il giorno in cui hai aderito al tuo primo fondo pensione.

I fondi pensione sono tutti regolati dal d.Lgs 252/2005 che ti dà la possibilità di effettuare il trasferimento di un fondo in un altro fondo, senza che la data di prima adesione cambi.

C’è, invece, un caso in cui perdi la data di adesione al tuo fondo: se effettui il riscatto prima di essere in pensione

Questa possibilità è prevista in caso di perdita del lavoro, premorienza e invalidità permanente. 

Se riscatti il tuo fondo pensione perché sei senza lavoro da poco, perdi la tassazione agevolata dal 15% al 9% (prevista al pensionamento) e paghi una tassazione fissa al 23%. 

In fase di accumulo i fondi pensione prevedono vantaggi fiscali consistenti che non sono previsti in nessun altro tipo di strumento di investimento.

  1. TFR: questo è il primo modo con cui un dipendente può alimentare il suo fondo pensione. Se fai versare il tuo TFR nel tuo fondo, a fine corsa pagherai la tassazione dal 15% al 9% mentre, se lasci il TFR in azienda, pagherai una aliquota piena, che varia da un minimo del 23% a un massimo del 43% e che verrà calcolata in base alle tue ultime cinque RAL (Retribuzione Annua Lorda). Se lasci il TFR in azienda, più guadagni, più paghi. 
  1. Contributo volontario: se versi nel fondo una parte dei tuoi risparmi personali, otterrai il vantaggio fiscale della deduzione, cioè il meccanismo con cui lo Stato abbatte l’imponibile su cui paghi le tasse. Ogni anno, infatti, il tuo fondo pensione ti dà la possibilità di portare in deduzione fino a 5.164,57 € (i vecchi 10 milioni di Lire), recuperando la tua aliquota IRPEF massima che varia in base alla tua RAL. 
Tabella scaglioni IRPEF

Quando sarai arrivato in pensione potrai ritirare il tuo fondo in tre modi

  1. 100% rendita: la rendita è una seconda pensione che entra nel tuo conto corrente e si affianca alla pensione pubblica. Ci sono vari tipi di rendita: vitalizia, reversibile, certa, controassicurata e con LTC (Long Term Care). 
  1. fino al 50% in capitale e 50% in rendita: la legge ti permette di ritirare fino al 50% del tuo fondo in capitale, mentre la percentuale residua viene convertita in rendita.
  1. 100% capitale: questa opzione di ritiro è possibile solo se il tuo fondo non supera una certa soglia economica che aumenterà negli anni (oggi circa 110.000 € a 67 anni). 

Al momento, in Italia, esistono circa 150 fondi pensione collocabili, suddivisi in tre famiglie: 

  • PIP (piani Individuali Pensionistici)
  • FPA (Fondi Pensione Aperti)
  • FPN (Fondi Pensione Negoziali o di categoria)

Tutti i fondi pensione sono sottoposti alla vigilanza della COVIP e le regole che abbiamo visto finora valgono in tutti. 

Tra un fondo e l’altro, però, cambiano i costi, i rendimenti e la possibilità di accedere al contributo datoriale. 

Per aiutarti nella scelta del tuo fondo pensione, noi di Ciao Elsa abbiamo creato un comparatore di fondi pensione gratuito e personalizzabile

Cosa sono i fondi di categoria

I fondi pensione negoziali (FPN) sono fondi di natura collettiva, istituiti a partire da un accordo stipulato tra lavoratori, sindacati, associazioni di categoria e datori di lavoro. 

Questi fondi sono destinati a specifiche categorie di lavoratori e, per aderire a un fondo di categoria, devi essere un lavoratore che appartiene a una determinata azienda o gruppo di imprese o a una specifica categoria professionale, tipicamente devi essere assunto tramite un CCNL.

I fondi di categoria prevedono il contributo datoriale: una percentuale della tua RAL che, sotto forma di extra, entra ogni anno nel tuo fondo pensione, oltre al TFR, se sei disposto a versare nel tuo fondo pensione, anche tu, una piccola percentuale del tuo stipendio prelevata direttamente dalla busta paga.

Noi di Ciao Elsa lo chiamiamo “soldi gratis” perché il contributo datoriale, di solito corrisponde a qualche centinaio di Euro in più che entra nel tuo fondo pensione ogni anno se hai scelto di versarci il TFR e di sfruttare l’accordo datoriale.

Prevedi

Questo fondo di categoria è riservato a chi lavora nel campo dell’edilizia

Cenni generali

Prevedi può operare essendo iscritto all’albo COVIP con il numero 136.

A fine 2023 contava quasi 1 milione e 300 mila iscritti e più di 200 mila aziende associate. 

Chi può aderire a Prevedi

Ecco l’elenco di tutti i soggetti che possono aderire a Prevedi.

Prima di tutto, i dipendenti dei CCNL:

  • CCNL Edil-Industria;
  • CCNL Edil-Artigianato;
  • dipendenti delle organizzazioni sindacali e datoriali, nazionali e territoriali, firmatarie dei CCNL appena indicati;
  • dipendenti degli Enti paritetici del settore edile soggetti ai CCNL indicati;
  • dipendenti del Fondo Pensione Prevedi;
  • dipendenti di aziende che applichino i CCNL indicati in distacco, ai sensi della legge 300 del 20.5.1970, presso le Organizzazioni Sindacali firmatarie di tali Contratti. 
  • lavoratori in somministrazione presso aziende che applicano i CCNL indicati;
  • professionisti e lavoratori autonomi che collaborano con imprese che applicano i CCNL indicati, e che non abbiano un proprio fondo pensione negoziale di riferimento;
  • titolari delle imprese individuali e familiari partecipanti alle imprese di cui all’art. 230-bis del codice civile che applicano i CCNL sopra indicati;
  • amministratori e i soci partecipanti al lavoro delle società che applicano i CCNL indicati; 

Infine, Prevedi offre la possibilità ai suoi aderenti di iscrivere anche i propri familiari a carico

I familiari a carico sono, il più delle volte, i figli e in qualche caso anche il coniuge. 

Linee d’investimento

Prevedi mette a disposizione dei suoi aderenti due comparti d’investimento:

  1. Sicurezza; è il comparto con grado di rischio basso, composto al 95% da obbligazioni governative a breve scadenza. Questo comparto garantisce la restituzione del capitale (al netto dei costi) nei seguenti casi: 
  • richiesta della prestazione pensionistica complementare per pensionamento;
  • riscatto per decesso;
  • riscatto per invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo;
  • riscatto per inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi;
  • anticipazione della posizione individuale per spese sanitarie;
  • erogazione della Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA).
  1. Bilanciato; è il comparto con grado di rischio medio e investe in azioni e obbligazioni in egual misura. 

È possibile trovare i maggiori titoli in cui investono i comparti di Prevedi nel bilancio annuale e, se vuoi approfondire gli obblighi e i limiti che i fondi pensione devono rispettare in materia di investimento, questo nostro approfondimento fa al caso tuo. 

Rendimenti storici

Vediamo ora i rendimenti storici di queste due linee d’investimento, estrapolando i dati ufficiali pubblicati nel sito della COVIP e ricordandoti che i rendimenti passati non sono garanzia dei rendimenti futuri

Rendimenti storici Prevedi

Le percentuali indicate nella tabella si riferiscono, a partire da sinistra e andando verso destra, al rendimento del 2023, al rendimento medio annuo degli ultimi 3 anni (2021-2023), al medio annuo degli ultimi 5 anni (2019-2023) e al medio annuo degli ultimi 10 anni (2014-2023).

Come risulta evidente, la percentuale di rendimento aumenta all’aumentare della volatilità della linea d’investimento. I rendimenti storici della linea bilanciata, infatti, sono maggiori rispetto a quelli della linea garantita. 

Ti segnaliamo, inoltre, che i rendimenti storici di Prevedi pubblicati sul sito COVIP sono netti.

In pratica, la Covip ha già sottratto la tassazione annua sulle plusvalenze (12,5% sui Titoli di Stato e 20% su azioni e obbligazioni) e ha sottratto anche la percentuale di costo di gestione che Prevedi, come qualunque altro fondo, applica alle varie linee d’investimento. 

Costi

Vediamo, quindi, quanto costa Prevedi che, come tutti i fondi di categoria, è senza scopo di lucro e applica una politica di costi molto contenuta. 

Cominciamo dai costi da sostenere in fase di accumulo, direttamente a carico dell’aderente.

Costi fase accumulo Prevedi

Prevedi ha un costo di adesione di 4 €. 

Nel 2025 Prevedi ha deciso di non applicare alcun costo di quota associativa per chi si iscrive al fondo. Quindi, solo per quest’anno. 

Per chi, invece, si è già iscritto a Prevedi prima del 2025, quest’anno pagherà un costo di quota associativa di 2,5 €, se l’aderente ha versato almeno un contributo nel 2024, che si alza a 7,5 € se l’aderente non ha contribuito affatto nel 2024. 

Poco fa, quando abbiamo approfondito la parte dei rendimenti, abbiamo accennato al costo di gestione, un costo percentuale che varia da comparto a comparto e che viene applicato all’intero patrimonio del tuo fondo. 

In pratica, Prevedi gestisce l’investimento finanziario per te e, in cambio, trattiene una piccola percentuale del tuo fondo. 

Vediamo, in dettaglio, questo costo.

Costi indirettamente a carico dell'aderente Prevedi

Come puoi notare, la percentuale è diversa nei due comparti. 

La più costosa è la linea garantita (Sicurezza 0,209%) e la meno costosa è la linea bilanciata (Bilanciato 0,147%). 

I costi di gestione applicati da Prevedi sono in linea con i costi dei fondi di categoria, quindi sono contenuti e molto simili ai costi di un ETF (strumento d’investimento indicizzato a gestione passiva, con costi inferiori rispetto a quelli degli investimenti a gestione attiva). 

ISC grafico Prevedi

Infatti, come puoi vedere in questo grafico, Prevedi (quadratino blu) ha un ISC, ovvero un Indicatore Sintetico di Costo calcolato dalla COVIP, basso rispetto alla media degli altri fondi.

L’ISC viene calcolato dalla COVIP considerando un versamento annuo di 2.500 € e un rendimento netto del 4%. Questi due parametri costanti, nella vita reale sono due variabili, ma COVIP li ha stabiliti per poter confrontare i costi dei fondi. 

Ecco di seguito l’ISC di Prevedi nei quattro scenari temporali previsti (2, 5, 10, 35 anni). 

Tabella ISC a 2, 5, 10, 35 anni di permanenza Prevedi

In ultimo, ti segnaliamo che Prevedi non applica costi alle diverse operazioni che potresti decidere di compiere durante la tua permanenza nel fondo, come il trasferimento, l’anticipazione o il riscatto per perdita dei requisiti minimi di partecipazione. 

Accordo datoriale

Essendo un fondo negoziale, Prevedi garantisce il contributo datoriale agli aderenti che desiderano sfruttare l’accordo. 

Percentuali dell’accordo

Se lavori nei Contratti Collettivi in accordo con Prevedi e versi almeno l’1% della tua RAL (Retribuzione Annua Lorda), il tuo datore di lavoro è obbligato ad aggiungere in Prevedi l’1% della tua RAL

L’importo preciso dipende dal tuo stipendio ma, solitamente, è qualche centinaio di Euro all’anno che la tua azienda ti regala nel tuo fondo pensione. 

Per questo noi di Ciao Elsa chiamiamo il contributo del datore “Soldi Gratis”.

Bonus Contributivo

A fine 2023 è stato siglato un accordo tra le Parti Sociali firmatarie dei Contratti Nazionali di lavoro Edili Industria e Edili-Artigianato che stabilisce per gli operai che versano a Prevedi l’1% della retribuzione mensile, oltre al solito 1% a carico dell’azienda, un ulteriore 1% a carico del sistema delle Casse Edili per gli anni 2024, 2025 e 2026.

Contributo Contrattuale

I Contratti Collettivi di lavoro Edili-industria e Edili-artigianato hanno introdotto, a partire da gennaio 2015, un accantonamento previdenziale presso il Fondo Prevedi a favore di tutti i lavoratori edili soggetti agli stessi Contratti. 

Questo accantonamento viene effettuato tramite un contributo mensile a carico del datore di lavoro, che ha un importo variabile tra i 10 € e i 20 € mensili, a seconda della categoria e del livello di inquadramento del lavoratore.

Il contributo contrattuale maturando non può essere versato ad una forma pensionistica complementare diversa da Prevedi e per i lavoratori non ancora iscritti al fondo, il versamento del contributo contrattuale comporta l'adesione al Fondo Pensione.

Per avere questo contributo contrattuale il lavoratore non deve necessariamente aderire a Prevedi con il TFR. 

Rendite previste 

Al pensionamento, puoi decidere di ritirare il tuo fondo in rendita al 100% o, se vuoi anche una parte di capitale (massimo 50%), puoi avere una percentuale del fondo in rendita, minimo il 50%.

Prevedi ha stipulato un accordo con Generali S.p.a. per l’erogazione delle rendite e, se richiedi una rendita, il capitale del tuo fondo pensione viene investito in GESAV, la Gestione Separata di Generali.

La Gestione Separata è strumento d’investimento tipicamente assicurativo che investe quasi esclusivamente in Titoli di Stato Italiani.  

Prevedi offre questi tipi di rendita

  • Rendita vitalizia immediata che ti viene erogata finché sei in vita
    Quindi, se vivi molti anni potresti fare un ottimo affare perché il fondo continuerà a garantirti la rendita vitalizia anche se avrà esaurito il montante che era contenuto nel tuo fondo. Viceversa, se viene a mancare senza aver ritirato tutto, il capitale residuo se lo tiene Prevedi. 
  • Rendita certa 5 anni.
    È come una rendita vitalizia, ma se vieni a mancare prima dei 5 anni, Prevedi elargisce la rendita certa ai tuoi beneficiari finché, appunto, non sono terminati i 5 anni. 
  • Rendita certa 10 anni.
    Identica alla rendita certa 5 anni, ma per un periodo di tempo doppio.

  • Rendita reversibile.
    È una rendita che ti viene erogata finché vivi e, quando vieni a mancare, continua ad essere erogata al beneficiario superstite che hai scelto, finché questo è in vita. Presta attenzione all’età del tuo beneficiario perché se indichi qualcuno che ha molti meno anni di te, la tua rendita si riduce parecchio, in quanto viene calcolata sull’aspettativa di vita media del tuo beneficiario. 
  • Rendita controassicurata.
    È una rendita che ti viene erogata finché sei in vita e, al tuo decesso, garantisce ai tuoi beneficiari la liquidazione dell’eventuale capitale residuo.
  • Rendita LTC (Long Term Care).
    Questa rendita raddoppia l’importo se perdi la tua autosufficienza. Per non autosufficienza si intende l’incapacità di svolgere azioni elementari come, ad esempio, mangiare da solo, mantenere livelli di igiene adeguati, spostarti, vestirti. Il raddoppio dell’importo della rendita è subordinato all’accertamento del tuo stato di non autosufficienza. Non ti basterà dichiarare di essere in questa condizione, dovrai anche sottoporti ad accertamenti da parte della compagnia assicuratrice. Inoltre, è previsto un periodo di “carenza” di un anno, entro il quale la garanzia non potrà operare. Ti segnaliamo anche che esistono delle esclusioni. Ad esempio, se rimani non autosufficiente perché abusi di alcool o stupefacenti, o perché hai preso parte ad attività delittuose, questa garanzia non ti viene riconosciuta. E lo stesso avviene in caso di non autosufficienza dovuta a malattie o condizioni di salute preesistenti. 

Costi delle rendite

L’erogazione della prestazione pensionistica in rendita comporta dei costi.

Costi applicati sulla rendita Prvedi
  • Un costo di caricamento percentuale sulla rata di rendita dell’1,24%;
  • Un trattenuto percentuale sul rendimento della Gestione Separata dello 0,55%.

Coefficienti di trasformazione

I coefficienti di trasformazione sono i moltiplicatori che vengono applicati per ottenere l’importo della rendita richiesta. 

Variano in base all’età, al sesso e al tipo di rendita.

Vediamo un esempio di coefficienti usati da Prevedi.

Coefficienti di trasformazione uomo e donna Prevedi

Poniamo il caso di un pensionato uomo di 67 anni che richiede a Prevedi la rendita vitalizia, avendo maturato 100.000 € nel fondo pensione. 

Prevedi calcola:

100.000 € x 0,04979 (coefficiente uomini, 67 anni) = 4.979 €.

Quest’ultimo è l’importo della rendita annua che il pensionato ottiene. 

Poniamo ora il caso di una pensionata donna, di 67 che richieda a Prevedi la rendita vitalizia con una posizione individuale maturata di 100.000€

100.000 € x 0,042291 (coefficiente donne, 67 anni) = 4.229,1 €.

A parità di età, di rendita richiesta e di capitale maturato, la pensionata avrà una rendita vitalizia inferiore di 750 € all’anno rispetto al pensionato uomo. 

Questo accade perchè le donne hanno un’aspettativa media di vita più lunga

Tutti questi importi sono lordi, poiché il montante finale di 100.000 € e, di conseguenza, la rendita ottenuta, verranno tassati con la tassazione agevolata dal 15% al 9% prevista nei fondi pensione quando si chiude il fondo essendo pensionati. 

Prendiamo nuovamente ad esempio questa donna di 67 anni e il suo fondo pensione con 100.000 €. 

Ecco come varia l’importo della rendita in base al tipo di rendita che sceglie. 

Importo pensione in base alla rendita Prevedi

Nell’esempio non è considerata la rendita reversibile, perché il suo importo varierebbe in base all’età del beneficiario e non in base all’età della pensionata aderente. 

Sono invece riportate le rendite che verrebbero erogate alla pensionata finché lei è in vita. 

Come vedi, in caso di rendita con maggiorazione LTC, i coefficienti di trasformazione sono diversi e la rendita “base” erogata è inferiore alla stessa rendita senza maggiorazione. 

Tieni conto che, in futuro, Prevedi potrebbe variare i costi che applica, così come potrebbe modificare i coefficienti di trasformazione delle rendite, in particolare se cambierà l’aspettativa media di vita.

Soglia a 67 anni

Se al pensionamento preferisci ritirare il tuo Prevedi al 100% in capitale, ti ricordiamo che questa opzione è esercitabile solo se il tuo fondo non supera una certa quantità economica

Il d.Lgs 252/2005, infatti, prevede che, se il 70% del montante finale nel tuo fondo pensione, tramutato in rendita vitalizia, ti dà un importo annuo che supera il 50% dell’assegno sociale, non puoi avere tutto il fondo in capitale.

Nel 2025 l’assegno sociale vale 7.000 €.

Quindi, oggi, potresti ritirare tutto il tuo fondo pensione in capitale solo se la rendita vitalizia, ottenuta prendendo il 70% del tuo montante finale, valesse meno di 3.500 € all’anno. 

Perché ciò avvenga il tuo fondo non deve superare una soglia quantitativa che varia, anch’essa, in base all’età e al sesso e in Prevedi è, attualmente, circa 100.000 € per gli uomini e circa 115.000 € per le donne. 

Gli importi soglia sono destinati ad aumentare dal momento che l’assegno sociale verrà periodicamente ricalcolato. 

Come trovare Prevedi nel comparatore di Ciao Elsa

In ultimo, vediamo come il comparatore di Ciao Elsa può aiutarti a decidere se Prevedi è la scelta migliore per te. 

Cominciamo la comparazione.

Inserisci la tua data di nascita e che tipo di lavoratore sei, cioè dipendente del settore privato o un autonomo/libero professionista. 

Inserisci ora il CCNL con cui sei inquadrato, quindi CCNL edilizia.

Fai sapere al comparatore dove hai attualmente il TFR: in azienda, in un fondo pensione, in un fondo di categoria oppure… non lo sai

Poniamo il caso tu l’abbia lasciato in azienda e proseguiamo.

Inserisci ora il tuo reddito annuo lordo (ad esempio 30.000 €) e decidi se vuoi effettuare la simulazione con il TFR.

Il comparatore calcolerà l’importo preciso del tuo TFR annuo, che è il 6,91% della tua RAL. 

Andando avanti puoi anche decidere se procedere alla simulazione solo con il TFR oppure aggiungendo un tuo contributo volontario quantificato in 50, 100, 200, 300, 400 o 500 Euro al mese. 

Come preferisci tu! 

Ipotizziamo qui 100 € al mese e andiamo avanti.

A questo punto ti vengono poste tre domande che necessitano di piccoli ma fondamentali approfondimenti.

  • Qual è la tua propensione al rischio? 

Se ti senti incerto nel dare questa risposta, ti abbiamo messo a disposizione un piccolo video in cui ti spieghiamo, in 40 secondi, che cosa si intende per propensione al rischio e, sulla base di queste informazioni, puoi decidere se la tua propensione è bassa, media o alta

  • Quanto ti senti preparato finanziariamente?

Anche in questo caso, cliccando su “come faccio a saperlo”, ti spieghiamo in un breve video cosa si intende quando si dice che si è poco, abbastanza o molto preparati finanziariamente. 

  • Vuoi vedere i fondi con contributo del datore in cima alla lista? 

Il nostro comparatore è l’unico strumento in cui trovi la possibilità di simulare i fantomatici “soldi gratis” a partire dalla tua situazione specifica!

Fatta la scelta, rispondendo ad esempio “sì” per l’ultima domanda, inserisci la tua email e procedi alla comparazione. 

Ora il comparatore ti fornisce l’output in cui trovi la lista di fondi pensione, organizzata in base ai dati di input che hai inserito.

Il primo fondo che trovi è, in questo caso, proprio Prevedi, il fondo di categoria del tuo CCNL ed è in cima alla lista perché stiamo facendo una simulazione con il tuo TFR e quindi il comparatore calcola l’importo del contributo datoriale, in questo caso 300 € all’anno in più, che entrano nel tuo fondo pensione se scegli di versare il TFR in Prevedi. 

Appena sopra i “soldi gratis” trovi un’informazione fondamentale: la performance degli ultimi 10 anni espressa in percentuale

Questo risultato l’abbiamo calcolato noi di Ciao Elsa incrociando i dati dei rendimenti storici della linea d’investimento, estrapolati dal sito COVIP, e l’impatto dei costi applicati dal fondo sugli importi precisi che tu vuoi versare, considerando che tu abbia effettuato un versamento ricorrente annualizzato. 

Se apri la tendina “mostra dettagli”, trovi elencati proprio i costi di Prevedi e nello specchietto sotto trovi quanto ci sarebbe ora in Prevedi ipotizzando che tu avessi cominciato a versarci il TFR e 100 € al mese 10 anni fa. 

Se ora ti sembra tutto chiaro, ma poi davanti al comparatore ti torna qualche dubbio, sappi che, accanto alla percentuale, trovi una piccola Ⓘ e ti basterà cliccarci sopra per vedere il video in cui ti raccontiamo in dettaglio come abbiamo costruito questo risultato. 

E sotto al video, trovi elencati anche tutti i dati che abbiamo utilizzato, compreso il rendimento storico diverso da linea a linea.

A proposito di linea, il comparatore seleziona per te una linea d’investimento in cui effettuare il confronto

Se ti mancano più di 25 anni al compimento dell’età di vecchiaia (oggi è 67 anni), il comparatore ti associa, in automatico, la linea azionaria. 

Attenzione! 

In questo caso non trovi Prevedi in cima alla lista. Anzi, non lo trovi proprio nell’output che ti fornisce il comparatore. 

Il motivo è molto semplice: Prevedi non ha un comparto azionario. La sua linea più aggressiva è il comparto Bilanciato. 

A questo punto abbiamo la soluzione per te!

Se vai in alto a destra e clicchi sul pulsante ”FILTRI“, puoi verificare la linea che il comparatore ha scelto per te e puoi anche cambiarla. Nel caso di Prevedi potrai selezionare Bilanciata e Garantita. 

Come aderire a Prevedi

Per aderire a Prevedi, devi scaricare la modulistica di adesione direttamente nel sito del fondo, e procedere in autonomia alla compilazione. 

Elsa moduli  

Se non ti senti sicuro e vuoi una mano, puoi prenotare il nostro servizio Elsa Moduli, che costa 49 € e in 20 minuti ti risolve il problema. 

Infatti, uscirai dalla call con l’incartamento necessario tutto compilato e pronto per essere portato al tuo datore di lavoro.

Puoi prenotare questo servizio dal nostro sito, oppure dal comparatore, dove trovi un tasto giallo proprio sotto il tasso di performance di Prevedi.