Il modulo dei contributi non dedotti è uno strumento essenziale da utilizzare ogni volta che versi del risparmio personale nel tuo fondo pensione e l’anno successivo non puoi portare in deduzione fiscale il risparmio versato l’anno precedente.
Se versi denaro tuo nel tuo fondo pensione, ottieni il beneficio fiscale della deduzione fino a 5.164,57 € all’anno e puoi risparmiare fino a 2.220 € di IRPEF, in base al tuo reddito.

Ci sono però dei casi in cui non puoi dedurre ciò che versi nel tuo fondo pensione.
1. Se sei una partita IVA forfettaria

Se operi in regime forfettario, la tua partita IVA è già agevolata fiscalmente e non sei tenuto al pagamento dell’IRPEF, quindi non puoi dedurre ciò che versi nel fondo pensione.
2. Se versi più di 5.164,57 Euro

Può succedere che, per errore, o volontariamente tu versi in un anno più di 5.164,57 €. L’anno successivo, però, potrai dedurre sempre e solo al massimo 5.164,57 € e l’eccedenza no.
3. Se hai esaurito la tua capienza IRPEF

Il tetto di deducibilità dei fondi pensione riguarda solo i fondi pensione e non anche i versamenti deducibili, ad esempio, per il riscatto laurea o gli interessi sul mutuo.
In concreto, non puoi dedurre solo 5.164,57 € all’anno, questo è il massimo che puoi dedurre con un fondo pensione, ma puoi accedere anche alle altre deduzioni previste e che abbiamo appena citato.
Il problema si pone se, sommando le varie deduzioni a cui hai diritto, esaurisci la tua capienza IRPEF.
Ognuno di noi, in base al suo reddito, è tenuto a pagare un tot di IRPEF all’anno.
Più alto è il reddito, più consistente è l’importo di IRPEF dovuto e più corposa sarà la capienza IRPEF.
Se, invece, la capienza IRPEF non è tanta, allora potresti esaurirla velocemente e una parte di ciò che versi nel tuo fondo pensione potrebbe non godere di beneficio fiscale.
E in tutti questi casi, cosa devi fare?
Ti basta compilare il Modulo dei Contributi non Dedotti e presentarlo al tuo fondo pensione.
Ecco un esempio.

In questo modulo tu dichiari al tuo fondo che non hai dedotto tutti, o una parte, degli importi versati l’anno precedente.
Beneficio
Se non hai dedotto i tuoi contributi, la tassazione sarà pari a 0.
Quindi, non pagherai la tassazione dal 15 al 9% in caso di pensionamento sugli importi non dedotti.
E non pagherai nemmeno la tassazione fissa del 23% che è dovuta allo Stato in caso di riscatto del fondo pensione prima di essere arrivati alla pensione e per perdita del requisito minimo di partecipazione al fondo.
In pratica, lo Stato ti dice: “Visto che non ti ho agevolato fiscalmente mentre versavi, non ti chiedo tasse quando ritiri il tuo fondo pensione”.
A chi presentare il modulo
Quando chiuderai il tuo fondo, lui sarà il tuo sostituto d’imposta, quindi girerà le tue tasse allo Stato e a te darà il netto.
É per questo che devi comunicare al fondo la mancata deduzione.
Se il fondo non lo sa, le tasse a chiusura partono in automatico.
Quando presentare il modulo
È sempre bene essere tempestivi e costanti con la presentazione del modulo e consegnarlo l’anno successivo rispetto all’anno di versamento.

Molti aderenti, però, si dimenticano oppure scoprono in ritardo che esiste questo modulo.
La possibilità o meno di recuperare gli anni passati varia da un fondo all’altro.
È sempre utile tentare e presentare la documentazione di approfondimento e verifica che il fondo pensione potrebbe richiederti per essere sicuro che, effettivamente, negli anni precedenti non hai dedotto tutto ciò che hai versato.